La F1 torna dopo tre settimane di pausa a Zandvoort per il Gp d’Olanda, nella terra di Max Verstappen, la casa milanese ha deciso di adottare le mescole più dure dell’intera gamma, ovvero C1,C2,C3 le stesse utilizzate lo scorso anno. Il motivo di questa scelta è per ovviare all’eccessiva usura a cui sono sottoposte le gomme nell’asfalto olandese uno dei più severi di tutto il campionato.
Le dichiarazioni di Mario Isola responsabile del Motorsport Pirelli “La seconda parte della stagione inizia con un appuntamento particolarmente affascinante. Il Gran Premio d’Olanda si corre infatti a Zandvoort, una delle piste più tradizionali e impegnative dell’automobilismo sportivo, tornata nel calendario della Formula 1 da tre anni sull’onda dell’entusiasmo creato nei Paesi Bassi dai successi di Max Verstappen, che ha ripagato i suoi tifosi con due vittorie nelle ultime due edizioni”.
Il manager milanese continua “Il tracciato è molto sinuoso e presenta due curve sopraelevate, la 3 e la 14, con una pendenza maggiore rispetto a quelle di Indianapolis, tanto per offrire un termine di paragone. Sulle curve con queste caratteristiche cresce lo stress sulle gomme in quanto le normali forze esercitate verticalmente aumentano perché la velocità di percorrenza è molto maggiore rispetto a curve senza pendenza”.
“Per questa gara abbiamo scelto di presentare nuovamente, almeno come denominazione, le stesse mescole dello scorso anno (C1, C2 e C3): va tenuto presente che l’attuale C1 è stata introdotta in questa stagione e si posiziona fra la C2 e la vecchia C1, ora nota come C0. Sotto il profilo delle strategie, nel 2022, in una gara dove ci furono anche due neutralizzazioni, ben 14 piloti, fra cui i primi tre classificati, utilizzarono tutte e tre le mescole, a conferma dell’ampio ventaglio di opzioni disponibili per i muretti delle squadre”.
Di Stefano Penner
Foto: Wikipedia Pirelli