Nel Gp d’Italia la Pirelli adotta le mescole più morbide della gamma, C3,C4,C5 e torna l’ATA, alternative tyre allocation, in vista del sabato quando si disputeranno le qualifiche.
Siamo alla vigilia dell’appuntamento più atteso di tutto il calendario (assieme al Gp di Monaco), ovvero il Gran Premio di Monza, nel tempio della velocità una delle piste più suggestive in assoluto, dove ogni anno vi è una marea rossa pronta a tifare la scuderia del Cavallino e i suoi piloti. Quest’anno la Ferrari nell’appuntamento di casa ha deciso di adottare sulle monoposto e sulle tute dei piloti la livrea usata nella 24h di Le Mans chissà se porterà bene? Speriamo di si, i tifosi della rossa e tutto lo staff di Maranello hanno bisogno di una vittoria, comunque un buon risultato che serva come consolazione di una stagione partita al di sotto delle aspettative.
Inoltre, un altro team sempre nella gara di casa sfoggia una livrea particolare, ossia l’Alfa Romeo che esibisce un bel tricolore sulla carrozzeria, sperando in una buona prestazione per il brand del Biscione. Ad Arese nella sede storica di Alfa Romeo è svelata la 33 stradale molto simile alla versione del 1967.
Per quanto riguarda la Pirelli ha deciso di optare per la C3,C4,C5 il compound più morbido dell’intera gamma, per animare la qualifica torna l’ATA alternative tyre allocation con lo scopo di utilizzare due set di gomme in meno ai fini di creare più spettacolo e preservare l’ambiente uno dei obiettivi cardini di F1 assieme alla FIA.
Ecco le parole di Mario Isola “La stagione europea della Formula 1 si chiude con il tradizionale appuntamento di Monza, che rappresenta anche la gara di casa per Pirelli, visto che il nostro quartiere generale dista pochi chilometri dal circuito. Nell’immaginario collettivo, Monza è sinonimo di velocità, non per niente è definito il suo Tempio: su questo tracciato è stata disputata la gara con la velocità media più alta (247,585 km/h) nella storia della massima competizione automobilistica, primato stabilito da Michael Schumacher nel 2003 e mai più superato”.Questa è la pista dove, solitamente, si corre con la configurazione aerodinamica più bassa possibile proprio per privilegiare la velocità di punta diminuendo la resistenza all’avanzamento. La stabilità in frenata e la trazione in uscita dalle due chicane sono i fattori che mettono più a dura prova le gomme su questo tracciato, anche se non bisogna sottovalutare i carichi laterali esercitati nelle curve veloci, come la Parabolica intitolata a Michele Alboreto e la Grande”.
Isola continua “Il Gran Premio d’Italia sarà la seconda opportunità, dopo quello d’Ungheria, per sperimentare il sistema alternativo di allocazione delle gomme (Alternative Tyre Allocation, ATA) che permette di utilizzare due set di gomme in meno rispetto al formato standard, con un beneficio in termini di CO2 risparmiata in fase di produzione e di trasporto, e di offrire un ventaglio di soluzioni strategiche più ampio alle squadre e ai piloti. Anche per questo motivo abbiamo scelto di portare a Monza il tris di mescole più morbido (C3-C4-C5), già utilizzato cinque volte in questa stagione”.
Di Stefano Penner
Foto. WIkipedia Pirelli