I tecnici della casa milanese sono preoccupati per l’asfalto sconnesso di Austin, un fattore che potrà rappresentare per i piloti una grande incognita per tutto il weekend.
La Formula 1 si sposta in Texas nella pista di Austin per il 19° appuntamento stagionale, tra l ‘altro in questo weekend a stelle e strisce ritorna il format della Sprint Race che tanto piace ai piloti e al pubblico. I tecnici Pirelli diretti da Mario Isola porteranno le mescole intermedie della gamma, C2,C3,C4, al tempo stesso desta preoccupazione un fattore molto importante da non sottovalutare ovvero l’asfalto molto sconnesso che rappresenta un handicap molto importante, infatti, tale fattore potrà provocare sul surriscaldamento anomalo dei pneumatici soprattutto in ottica gara, tenendo presente che sul tracciato americano si raggiungono velocità vicine ai 320 km/h.
Mario Isola responsabile del motorsport Pirelli commenta “Inizia da Austin una serie di quattro gare – le prime tre consecutive – nelle Americhe. La prima tappa è il Gran Premio degli Stati Uniti, un Paese dalla straordinaria tradizione nell’automobilismo sportivo ma dove soltanto negli ultimi anni si sta affermando la Formula 1, grazie alle iniziative che Liberty Media ha implementato in tante aree”. “Il Circuit of the Americas ospita il Gran Premio dal 2012, con l’eccezione del 2020, quando il COVID-19 impedì lo svolgimento della gara. È un tracciato completo, da medio alto carico aerodinamico. Caratteristica è la prima curva, a sinistra, che arriva al culmine di una ripida salita di 22 metri percorsi in 200 metri lineari, con i piloti che dopo la partenza si sparpagliano a ventaglio alla ricerca della migliore traiettoria. Segue poi una prima parte molto filante caratterizzata da una sequenza di curve medio-veloci che arriva al tornantino della curva 11: da lì parte un lungo rettilineo che porta all’ultima parte del tracciato, dove invece abbondano curve lente e a novanta gradi”.
Il manager milanese continua “Dal punto di vista delle forze esercitate sulle gomme, sono quelle laterali a predominare su questo tracciato, peraltro in maniera ben bilanciata fra i due assi, anteriore e posteriore, e senza sollecitazioni concentrate su uno specifico angolo della monoposto. È importante avere una buona trazione nelle curve lente. L’asfalto, nonostante i rifacimenti effettuati lo scorso anno in alcuni tratti, rimane piuttosto sconnesso: ciò genera dei micro scivolamenti dei pneumatici che può determinarne un anomalo surriscaldamento. Infatti, il tipo di degrado che si verifica solitamente su questa pista è termico mentre il graining è un fenomeno piuttosto raro. In Texas si è sempre corso nella stagione autunnale, quando le condizioni meteorologiche sono molto variabili, anche in un arco di tempo breve. È facile avere alternanza di giornate di caldo sole o di pioggia, nonché escursioni termiche significative”. Quest’anno debutterà ad Austin il formato del weekend “Sprint”: un’occasione di spettacolo in più per un pubblico che sta diventando sempre più affezionato alla Formula 1 contemporanea”.
Di Stefano Penner
Foto: Wikipedia Pirelli