Per la gara di Interlagos la casa milanese decide di optare per le C2,C3,C4, in modo da agevolare ulteriormente le strategie, considerando che questo fine settimana torna la Sprint Race, per l’ultimo appuntamento della stagione.
La Formula 1 approda a Interlagos per il Gran Premio del Brasile. una pista storica per il mondiale dove si sono visti gare epocali, la vittoria di Ayrton Senna del 1991 quando terminò e vinse la corsa con il cambio rotto in 6°marcia, la vittoria del titolo mondiale di Kimi Raikkonen su Ferrari nel 2007, il duello tra Felipe Massa e Lewis Hamilton nella gara del 2008 dove il brasiliano della Ferrari rimase per 40 secondi campione del mondo, per poi vedere l’inglese della Mclaren con il titolo in tasca, la rimonta di Michael Schumacher nel 2006. Pirelli ha deciso di portare le mescole intermedie della gamma (C2,C3,C4) per dare più elasticità nelle strategie tanto più che torna per l’ultimo appuntamento stagionale la Sprint Race.
Mario Isola responsabile del motorsport Pirelli dichiara quanto segue “L’appuntamento di San Paolo del Brasile offre sempre delle gare spettacolari. Con i suoi 4,309 chilometri di lunghezza, il circuito di Interlagos è uno dei più corti di tutto il calendario iridato. Adagiato sul fianco di una collina, è caratterizzato da un tratto in ripida discesa dopo la prima curva e da una lunga salita, prima sinuosa e poi con una specie di lunghissimo rettilineo che si percorre in pieno e riporta le vetture sul traguardo. Le curve sono 15 (nove a sinistra e cinque a destra). Viene percorso in senso antiorario.”
Il manager milanese continua “È un circuito piuttosto completo, con curve a media e bassa velocità e diversi cambi di direzione e la necessità di avere un carico aerodinamico piuttosto elevato. In termini di forze che agiscono sui pneumatici. È un “È un circuito piuttosto completo, con curve a media e bassa velocità e diversi cambi di direzione e la necessità di avere un carico aerodinamico piuttosto elevato. In termini di forze che agiscono sui pneumatici. È un circuito abbastanza bilanciato fra quelle laterali e quelle longitudinali. Come spesso accade sulle piste permanenti che hanno una lunga storia alle spalle, l’asfalto presenta un livello di rugosità elevato. La scelta del tris di mescole è ricaduta su C2, C3 e C4 in quanto il degrado è di natura prevalentemente termica”. fra quelle laterali e quelle longitudinali. Come spesso accade sulle piste permanenti che hanno una lunga storia alle spalle, l’asfalto presenta un livello di rugosità elevato. La scelta del tris di mescole è ricaduta su C2, C3 e C4 in quanto il degrado è di natura prevalentemente termica”.
Di Stefano Penner
Foto: Wikipedia Pirelli