Dopo l’incidente che ha visto coinvolti Alonso e Russell in curva 6 durante il Gp d’Australia, nel quale lo spagnolo ha anticipato la frenata costringendo l’inglese della Mercedes a finire fuori pista distruggendo la W15, senza conseguenze per il giovane britannico.

La gara in terra australiana ha visto oltre alla splendida doppietta della Ferrari si sono innescate delle polemiche tra Fernando Alonso e i commissari sportivi che gli hanno inflitto una penalità di ben 20 secondi per aver frenato 100 metri prima in curva 6 per poi accelerare bruscamente tutto questo ha costretto George Russell a finire fuori pista distruggendo la sua Mercedes, per fortuna senza subire danni per la salute. Per il pilota britannico del team di Brackley è stato un momento molto complicato, poiché nel tentativo di evitarlo, la sua W15 è finita nell’aria sporca dietro alla monoposto di Alonso, perdendo di conseguenza il controllo.

Tale manovra è stata giudicata dai commissari scorretta, pertanto hanno deciso di applicare al bi-campione del mondo delle Asturie, la penalità di venti secondi mettendo in pratica l’articolo 33.4 del codice di comportamento della FIA, il quale recita “In nessun momento una monoposto può essere guidata lentamente in maniera non necessaria, sbagliata o in qualche maniera potenzialmente pericolosa per gli altri piloti o qualsiasi altra persona”.

Alonso giudica questa penalità fuori luogo infatti ha espresso tutto il suo disaccordo del confronti collegio dei giudici di gara “Siamo rimasti un po’ sorpresi dalla penalità a fine gara che prova a spiegare il modo in cui avremmo dovuto affrontare le curve o guidare le nostre auto. Non vogliamo assolutamente commettere errori a queste velocità. Credo che senza ghiaia in quella curva, in qualsiasi altra curva del calendario l’episodio non sarebbe mai stato nemmeno messo sotto investigazione” L’asturiano continua “Ho venti anni di esperienza in Formula 1, affrontando duelli epici come Imola 2005/2006, oppure il Brasile 2023. Cambiare traiettoria, sacrificare la velocità in ingresso per avere una buona uscita dalle curve fa parte dell’arte del motorsport. Non guidiamo mai al 100% a ogni giro di gara e a ogni curva. Risparmiamo carburante, gomme, freni, quindi essere ritenuti responsabili di non guidare allo stesso modo in ogni singolo giro è sorprendente”. Dobbiamo accettare la penalità e pensare al Giappone, per avere più passo migliore e lottare per pozioni più alte”.

Alonso e l’Aston Martin dovrebbero trovare episodi simili in modo da poter dimostrare le loro ragioni, pertanto, allo spagnolo e al team inglese conviene presentare ricorso in Appello anche se la risoluzione potrà avere tempi abbastanza lunghi, forse sarebbe meglio accettare la penalità pensando al resto della stagione.

Di Stefano Penner

Foto: Twitter Team Aston Martin Aramco F1