Nella notte magica di Las Vegas l’olandese ha conquistato il 4° titolo in carriera eguagliando Alain Prost e Sebastian Vettel, in una gara dove è riuscito a rimanere nelle prime tre posizioni per il primo stint, ma dopo il pit stop si è dovuto accontentare del 5° posto che gli ha permesso di guadagnare i punti necessari.
Nonostante che abbia ottenuto il 5° posto in gara, Max Verstappen ha ottenuto il 4° titolo in carriera raggiungendo Alain Prost e Sebastian Vettel, è stato un successo ampiamente meritato, considerando che l’olandese con una vettura non più all’altezza delle annate precedenti, riesce comunque a lottare per le prime posizioni a differenza di Sergio Perez che con la stessa macchina raccoglie solo le briciole. La gara nella capitale del gioco d’azzardo per il pilota di Hasselt è stata per la primissima parte tutta d’attacco facendo illudere che potesse sorpassare il leader George Russell, invece, dopo il pit stop Max ha dovuto fare il “ragioniere” pensando di raccogliere più punti possibili il sufficiente terminando davanti a Lando Norris per vincere matematicamente il 4° mondiale è cosi è stato.
Le parole di Verstappen nel post gara “L’inizio è stato abbastanza, diciamo…un po’ caotico – ha commentato Verstappen dopo aver abbracciato tutti i componenti della squadra presenti a Las Vegas – ma credo di essere sempre stato abbastanza calmo in quelle situazioni, in generale è difficile che mi condizionino, sono molto concentrato sulle corse. E quando sono seduto in macchina mi dimentico di tutto, delle cose positive ma anche di quelle negative, mi concentro solo su ciò che riguarda la performance, e guido la macchina il più velocemente possibile”. Ci sono sempre pensieri che ti passano per la testa del tipo, per quanto tempo voglio ancora essere qui? Mi piacerebbe essere da un’altra parte? Ci sono cose che accadono nella tua vita privata così come nella tua vita da pilota, aspetti con cui ti confronti ogni giorno. Ma sono rilassato, è molto importante dividere la tua vita privata da quella da pilota e non credo di essere una persona che prende decisioni molto drastiche”.
Il quattro volte iridato conclude “Sono semplicemente molto felice di dove mi trovo e credo di essere molto leale nei confronti della squadra. Apprezzo ciò che hanno fatto per me, dal prendermi dalla F.3 e darmi un posto in F.1, poi ci sono state tante emozioni vissute nel corso degli anni con molte persone chiave che compongono il team. Ci sono stati momenti difficili durante i quali sarebbe molto facile dire addio dimenticandosi di tutto, ma credo che sia molto più importante affrontare le difficoltà insieme e andare avanti compatti verso il prossimo obiettivo. E farlo in un bel clima, se non ti diverti, allora non ha senso continuare”. Per qualche giorno non dovrò più guidare, giusto? Quindi potrò concedermi qualche birra, come dice lo slogan…non bere se devi guidare, e non dovrò farlo fino al weekend del Qatar”.
Di Stefano Penner
Foto. Twitter Oracle Red Bull Racing