Ormai gli aggettivi sono finiti Max Verstappen vince in maniera superlativa la gara di Monza mettendo in riga tutti gli avversari compresi il suo Mclaren arrivati dietro di lui con monoposto nettamente superiore. Ancora una volta il quattro volte iridato ha dato una grande lezione di guida.
Il weekend di Monza per Max Verstappen era iniziato non propriamente in modo brillante durante le prime sessioni di libere l’olandese aveva problemi di set up, le sue previsioni erano quelle di terminare comunque entro i primi cinque. Ma verso la fine della FP3 gli uomini Red Bull hanno fatto qualcosa di magico scaricando a pieno l’ala anteriore permettendo a Max di conquistare la pole position e poi di guidare la danza in gara, anche se Verstappen nelle prime fasi della gara monzese non ha avuto vita facile dovendosi difendere al limite dagli attacchi di Lando Norris, ma dopo qualche tornata il pilota di Hasselt è riuscito a imporre il suo ritmo e a vincere una gara molto difficile pur disponendo di una monoposto inferiore alle Mclaren e alle Ferrari.
Solitamente Monza è una pista in cui anche un pilota rookie riesce a fare bene, essendo un tracciato “facile ” a differenza di altre pista vedi Imola, Suzuka, spa, tanto per citarne alcune, in cui oltre a contare la performance della macchina, conta tantissimo l’esperienza del pilota il suo stile di guida, sul suo talento. Invece, l’olandese ha fatto qualcosa di magico a Monza, facendo andare forte una macchina che normalmente viaggia intorno alle 5° o 6° posizione. Ormai il titolo piloti è una vicenda tra Lando Norris e Oscar Piastri, però, Max potrebbe essere un buon outsider in grado di creare sempre tanto spettacolo e adrenalina.
Di Stefano Penner
Foto. Twitter Oracle Red Bull Racing