
È vero: il campionato non è ancora iniziato e le prove libere in fondo servono proprio a prendere le misure al tracciato e a trovare i giusti accorgimenti, ma non è certo un quadro incoraggiante quello delineato dalle prestazioni offerte dai piloti della casa di Brackley durante FP1 e FP2.
Il problema più evidente, presente sin dai primi test a Barcellona, sembra essere quello del porpoising, conseguenza dell’effetto suolo e causa di fastidiosi sobbalzamenti lamentati tanto da Russel quanto da Hamilton. Non pare quindi aver sortito gli effetti sperati la strategia Mercedes, che conscia delle difficoltà del caso aveva mandato in pista i due piloti con differenti configurazioni di fondo alla ricerca di quella meno afflitta dal problema.
Nonostante nel corso del primo turno di prove abbia lasciato sul tracciato un piccolo pezzo di monoposto, a fine giornata il pilota più performante tra i due è risultato essere George Russel. Il nuovo arrivato di casa Mercedes ha fatto registrare come miglior prestazione un 1:32.529 che lo colloca al quarto posto, a +0.584s dal tempo di Max Verstappen e distante solo 0.009s dal terzo tempo del ferrarista Carlos Sainz. Più attardato il vice campione del mondo Lewis Hamilton, che chiude la giornata di prove con un ritardo dalla vetta superiore al secondo (+1.208s) che gli vale uno scialbo nono posto, a cavallo tra le due Haas.
Non sappiamo fino a che punto i piloti abbiano risentito dei problemi tecnici della vettura nè quanto si possano essere nascosti: di certo FP3 e soprattutto le qualifiche di domani, previste per le ore 16:00, ci aiuteranno in tal senso.
Di Kevin Baschino
Foto: Twitter Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team
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