Alla fine la federazione ha respinto il ricorso presentato dalla Rossa di Maranello nei confronti di Sainz, su quanto accaduto nel Gp d’Australia, quando lo spagnolo nella ripartenza andò a toccare la Aston Martin di Alonso.

I vertici Ferraristi dopo la penalizzazione di 5 secondi data a Carlos Sainz per aver toccato la AMR23 di Fernando Alonso durante la seconda ripartenza a Melbourne, hanno visto respingere la richiesta di ricorso; lo spagnolo della rossa si è visto privare di un podio ampiamente meritato, senza essere stato ascoltato dai commissari appena dopo la gara, infatti, questo episodio ha spinto il team di Maranello ha presentare la richiesta di ricorso con nuovi elementi a disposizione in modo da cercare di diminuire o far togliere la penalità. Invece, i vertici FIA hanno deciso che le provo ulteriori fornite dallo staff della Ferrari non sono sufficienti, pertanto, Carlos Sainz si vede confermare la penalità di 5 secondi che lo relega ufficialmente al 12° posto.

La Ferrari ha provato a prendere in considerazione un precedente, ovvero, l’incidente tra Perez e Massa nel Gp del Canada 2014, quando nell’ultimo giro entrambi i piloti lottavano per la 4° posizione toccandosi finendo duramente contro il muro. In quell’occasione sono stati ascoltati entrambi dopo la fine della gara e la colpa con la penalità andò al messicano della Force India. Tutto questo per evidenziare che la FIA deve essere il più omogena possibile nella valutazioni ad ogni gara, magari assumendo un team di commissari fissi ad ogni gran premio, anziché cambiarne di continuo.

Di Stefano Penner

Foto: Twitter Scuderia Ferrari