Il trionfo di Bottas in Turchia è rimasto sullo sfondo: il duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton torna prepotentemente sul banco. Sono sei i punti di svantaggio dell’inglese, pronto ora a tornare alla vittoria in un circuito che gli ha riservato spesso grandi gioie. Verstappen, al contrario, dovrà tenere testa al sette volte campione del Mondo, consapevole di non poter sbagliare nessuna delle gare rimaste. I punti, da adesso, pesano molto di più.
La diciassettesima tappa del Mondiale di F1 2021 ci porta in America per il Formula 1 Aramco United States Grand Prix 2021. Ci troviamo ad Austin, capitale dello Stato del Texas. Qui sorge il Circuit of the Americas (COTA), inaugurato nel 2012 ed attualmente sede fissa per i Gran Premi di F1 e di MotoGP. In aggiunta alla sua iconica salita con una pendenza di oltre l’11% prima di curva 1, il Circuito delle Americhe richiama e omaggia alcuni tratti di altri circuiti storici come Silverstone, Suzuka e Istanbul Park. 5,513 km da percorrere in senso antiorario conditi da 20 curve (12 a sinistra, 8 a destra). Questi i dati di un giro al COTA; scendiamo in pista con l’ausilio della foto.

Il manto stradale si allarga in curva 1 per offrire più traiettorie e dunque più sorpassi. Arrivati in cima a curva 1 si raddrizza il volante subito dopo aver pizzicato il cordolo interno per lanciarsi in discesa verso il tratto di curve in sequenza che tanto ricorda la sequenza Maggotts-Becketts-Chapel di Silverstone o il primo settore di Suzuka. Fondamentale, per queste curve, azzeccare l’ingresso e la traiettoria dalla prima fino alla 8. Curva 9 si percorre andando a sfruttare il cordolo con l’anteriore sinistra e ci si lancia verso la curva cieca successiva con meno angolo di sterzo possibile. Giù in discesa verso la 11, dove ci si concentrerà solamente sulla trazione in uscita: il rettilineo successivo (1 km) offre il punto di sorpasso più interessante verso la 12, una curva ad angolo stretto col forte rischio di finire lunghi o bloccaggio. Il terzo settore si caratterizza per le sue curve strette, lente ed insidiose (13, 14, 15 e 16) e per la lunga curva verso destra che omaggia la ben più nota curva 8 di Istanbul. La secca curva 19 porta all’ultima curva, dove si pizzica il cordolo e ci si rilancia verso la collina di curva 1.
Il Gran Premio degli Stati Uniti d’America raggiunge la sua edizione numero 42, la 9° ad Austin, con la gara inaugurale del 2012 vinta da Hamilton su McLaren. Il record in gara appartiene a Charles Leclerc su Ferrari nell’edizione 2019 con un 1’36”169. Nelle prove libere i piloti hanno già segnalato problemi dovuti al tracciato sconnesso, questione già sollevata dai piloti di MotoGP un paio di settimane fa. Bottas, ultimo vincitore nel 2019 e reduce dal fresco primo posto in Turchia, risulta essere il più veloce dopo le prime prove libere, superato poi da Perez nel secondo turno.
Lewis Hamilton conta qua già 5 vittorie contro l’unica di Vettel, affiancato a quota 1 da Raikkonen e Bottas. Verstappen proverà a centrare la sua prima vittoria in Texas. Siamo già entrati nel finale di stagione, con poche gare rimaste e pochi punti da guadagnare. La tensione è alta e già nelle libere vi è stato un “ruota a ruota” sul rettilineo iniziale: prepariamoci al consueto duello. Gli orari di questo weekend di F1 vengono stravolti, con le qualifiche nella notte di sabato 23, alle ore 23:00 italiane, e la gara alle 21:00 di domenica. Appuntamento a questa notte e a domani per la 42° edizione del Gran Premio degli Stati Uniti d’America.
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