Il team anglo francese è stato l’ultimo a presentare la monoposto, denominata A523 che presenta molte evoluzioni non rivoluzioni, i tecnici di Enstone si sono concentrati a lavorare moltissimo sulla parte anteriore mentre nella zona centrale della macchina è rimasta invariata. Gli obiettivi di Alpine sono quelli di terminare a ridosso dei tre top team.

Alpine ha presentato la vettura che sarà portata in pista per il mondiale di quest’anno da Pierre Gasly e Esteban Ocon, targata A523 i tecnici diretti da Pat Fry hanno svolto un lavoro molto mirato per quanto riguarda la parte anteriore, in particolare l muso si presente nella zona centrale senza il cucchiaio ma con un andamento ad ali di gabbiano come hanno attuato in Mercedes, il primo flap quasi si sovrappone al secondo, inoltre, la paratia laterale è molto più lavorata allo scopo di pulire ulteriormente i flussi d’aria per incrementare le prestazioni aerodinamiche.

Un grande lavoro di rifinitura è stato fatto nelle sospensioni anteriori che adottano lo schema push rod, in particolare il triangolo inferiore è stato sollevato per creare soffiaggio da indirizzare verso il fondo, conseguentemente il puntone risulta meno inclinato. Per quanto riguarda la sospensione posteriore gli ingegneri hanno optato per la configurazione push invece che pull rod, collocando i cinematismi del cambio in alto, l’ala posteriore come la maggior parte dei team (tranne la Ferrari) è sorretta da un pilone soltanto.

Le pance sono nella stessa configurazione della passata stagione, con un evidente vassoio nella parte alta del cofano motore in stile Red Bull, inoltre per cercare di raffreddare il motore vi è un ulteriore radiatore collocato nella parte alta. Un’aspetto interessante è il lavoro di micro aerodinamica fatto nella zona tra l’attacco dell’Halo e il telaio con l’adozione di due deviatori di flusso, l’airbox rimane lo stesso dell’anno scorso con rool hoop ha forma di trapezio con due orecchie esterne.

In casa Alpine hanno cercato di progettare una vettura che possa lottare stabilmente per la zona podio, cercando di risolvere di conseguenza ai numerosi problemi di affidabilità accusati nello scorso mondiale.

Di Stefano Penner

Foto: Twitter BTW Alpine F1 Team