La Federazione internazionale ha escluso la scuderia di Maranello dalla riunione dei motoristi che si è disputata il 15 Dicembre in ottica 2026, dopo che i vertici Ferraristi non hanno firmato il verbale di novembre. In particolare i vertici del Cavallino non vogliono concedere le concessioni a Red Bull Powertrains, rinunciando momentaneamente al diritto di veto, una bella rogna per il neo team principal Frederic Vasseur, che dovrà cercare di trovare una valida soluzione per garantire l’unione tra Ferrari e la FIA.
Stando a quanto anticipato da Racingnews365, Il nuovo anno inizia con una spaccatura tra la Ferrari i costruttori impegnati nel mondiale di F1 e vertici FIA, infatti, nella riunione tra i motoristi disputata 15 dicembre per definire le regole power unit 2026, tale normativa hanno aderito Mercedes High Performances PowerTrains, Alpine SAS, Honda Racing Corporation e Red Bull Powertrains. La scuderia di Maranello non è stata invitata, per non aver firmato il verbale del mese di novembre, il management del Cavallino ha deciso di non concedere le nuove concessioni, indirizzate ai futuri nuovi concorrenti alla divisone motoristica del team di Milton Keynes.
Il concetto che vuole esprimere la Ferrari è il seguente, la Red Bull PowerTrains non deve essere considerata un vero motorista a tutti gli effetti, sebbene sia stata creato un reparto che si impegna a gestire, i motori di casa Honda. A sua volta la squadra anglo-austriaca sostiene che la Honda gode di tutti i diritti del caso, anche se non sono mai stati messi in pratica. Il 9 Gennaio quando entrerà ufficialmente in carica il nuovo capo della gestione sportiva del Cavallino Frédéric Vasseur avrà una bella rogna da risolvere, cercando preservare a pieno l’unità all’interno del Paddock della F1 .Un aspetto interessante da tenere in considerazione per il 2026 sarà l’arrivo di Audi, essendo una grande opportunità, poiché saranno concesse delle nuove concessioni inerenti ai test sul banco prova.
In questa vicenda vi sono anche altri aspetti di importanza secondaria in particolare sulla gestione del controllo elettronico delle unità propulsive. Benedetto Vigna e John Elkann vogliono far riguadagnare il peso politico che la Ferrari aveva un tempo.
Vedremo come si evolverà la situazione, sperando che ci sia un punto d’incontro tra la FIA, e le squadre in modo che la Formula 1 non perda in qualità, considerando l’ottimo lavoro svolto da CEO di Liberty Media Stefano Domenicali assieme ai suoi collaboratori.
Di Stefano Penner
Foto: Twitter Scuderia Ferrari.
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