La squadra inglese ha svelato la nuova monoposto denominata AMR23 che sarà portata in azione quest’anno da Lance Stroll e dalla new entry Fernando Alonso, sperando in un salto di qualità da parte della nuova monoposto.
La scuderia Aston Martin ha tolto i veli alla nuova monoposto denominata AMR23 che presenta molte evoluzioni significative rispetto alla passata stagione, con la speranza di vedere la casa inglese a lottare per il titolo mondiale. La line up di piloti si presenta con Lance Stroll e il neo acquisto Fernando Alonso che a 41 anni si presenta bello pimpante e con tanta voglia di vincere, sperando che la macchina sia all’altezza di soddisfare le aspettative del bi campione del mondo.
Analizzando la parte anteriore troviamo un muso lungo con linee tondeggianti e scavato nella parte sotto (come nella Mclaren), l’alettone anteriore presenta una nuova configurazione con il profilo principale con corda corta e quasi si sovrappone al secondo, gli altri flap si presentano con una incidenza prossima allo zero verso la paratia laterale per facilitare l’effetto out wash. Per quanto riguarda la sospensione anteriore si presenta in versione push rod con una particolarità nel triangolo superiore.
Gli ingegneri Aston Martin hanno disassato i due bracci quello frontale è molto più alto al limite della scocca, mentre quello più basso è più arretrato per incrementare il passaggio dei flussi nella parte posteriore allo scopo di migliorare il raffreddamento del motore, anche per migliorare efficienza e carico. Il telaio si presenta alleggerito entro i limiti del regolamento 798 kg, l’airbox invece rimane con le filosofie tecniche della Mercedes, ovvero, di forma triangolare con le orecchie laterali per migliorare il raffreddamento del motore.
Le pance sono spioventi seguendo la linea della Red Bull con bocche dei radiatori molto piccole e più squadrate, con lo scopo di avere una maggior portata dei flussi d’aria verso il fondo, una soluzione resa estrema da Dan Fallows, infatti, nessuno finora hai mai osato tanto, chiaramente, bisogna vedere se la macchina risponderà alla perfezione a queste innovazioni.
Di Stefano Penner
Foto: Twitter Aston Martin Aramco Cognizant F1
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