Christenson 7,5

Ancora un partitone per il regista americano, che sembra più che mai sentirsi a suo agio nei panni del trascinatore della nuova Modena.
Privo del suo principale riferimento offensivo, Micah si dimostra lucido e preciso durante tutta la partita, bravissimo nella gestione di Pinali su cui insiste a più riprese e devastante al servizio.
L’ormai consueto coro della curva fa ben intuire quanto poco ci abbia messo a sostituire Bruno nel cuore dei tifosi e a diventare il beniamino del “Tempio”.

Pinali 7

Chiamato al non semplice compito di sostituire Zaytzev, sfodera una partita di grande personalità dimostrando i grandi progressi degli ultimi mesi e ripagando la fiducia di Velasco.
Parte male nel primo set quando sembra accusare un po’ la pressione, ma reagisce di personalità e chiude il match col 50% di positività in attacco e 2 muri vincenti.
La nomina di MVP da parte del pubblico è il giusto riconoscimento al coraggio con cui affronta tutta la partita.

Urnaut 6,5

Tanta grinta e sostanza come al solito. Tine non sarà forse troppo appariscente ma è assolutamente indispensabile per Modena.

Kaliberda 6

La prestazione del tedesco si macchia di alcuni errori , faticando soprattutto in attacco (4 muri subiti) dove compie un passo indietro rispetto a Ravenna.
In seconda linea viene evitato dalla battuta avversaria ma trasmette serenità al reparto.

Holt 7,5

La cura “Christenson” sembra aver finalmente riportato Max agli antichi splendori.
Incontenibile in attacco (71%), sempre pericoloso in battuta e finalmente devastante anche a muro (4). Cosa chiedere di più?

Anzani 6.

Poco cercato in attacco (2/3), fatica a entrare in partita non trovando neanche muri vincenti ma toccando tuttavia molti palloni.
Non la sua miglior partita, ma avrà presto occasione per dimostrare nuovamente perché è considerato il miglior centrale del campionato.

Rossini 7,5

La battuta di Milano lo cerca spesso e Totò risponde con una prestazione coi fiocchi e priva di sbavature.
Alcune difese da stropicciarsi gli occhi nel finale rubano ad un Antoine raffreddato la poca voce rimasta.

Mazzone sv

Keemink sv

Velasco 7

Dal suo ritorno a Modena, il “Divino” sembra non sbagliare un colpo e il punteggio finale premia nuovamente le sue scelte.
La Milano di oggi consente ampiamente il turnover e lo Zar può restare tranquillamente a guardare. Gestione della squadra finora incredibile.

Foto add. stampa.

ARTICOLO MARCO ANITORI