GP Silverstone: Vince la Ferrari con Sainz, Leclerc 4°.

Possiamo constatare che è stata una gara ricca di emozioni con parecchi sorpassi, con traiettorie da brivido, in particolare dobbiamo evidenziare il duello tra Hamilton e Leclerc, che ha visto il monegasco superare il sette volte campione del mondo all’esterno della Copse, ma la nostra attenzione si focalizza sulla strategia della Ferrari, quando durante l’impiego della safety car per rimuovere la vettura di Ocon, molti piloti tra cui Sainz si sono fermati in tempo per effettuare il cambio gomme, montando la mescola soft per gli ultimi giri, invece il muretto box di Maranello ha tenuto in pista Leclerc, leader della gara in quel momento, dietro la safety car facendoli perdere l’opportunità di montare le coperture più prestazionali. Infatti lo spagnolo della team del Cavallino ha duellato con Charles per la prima posizione, riuscendo nell’impresa e andando a conquistare il primo gran premio in carriera.

 Il Drake Ferrari dava importanza all’azienda e poi ai piloti, quindi, di fatto ha vinto la Ferrari e va bene così. Ma se si vuole fare un discorso più approfondito, quando una squadra ha un pilota in grado di lottare per il titolo, molte attenzioni si devono concentrare su di esso, attuando in alcuni contesti i famosi team order/ ordini di scuderia, a Maranello sicuramente hanno capito che Leclerc è il pilota di riferimento, però devono meglio le idee ben chiare, se ci tengono al titolo oppure no. Per vincere dei mondiali piloti occorre fare delle scelte che molto spesso non sono piacevoli, ma, contribuiscono a vincere i campionati. Leclerc dopo la corsa si è andato a complimentare con il compagno Carlos, ma poco dopo il team Principal Mattia Binotto , puntandoli il dito discutendo con tono molto severo, spiegava al monegasco le ragioni di questa strategia, ovviamente, la verità  nuda e cruda non si saprà mai, speriamo solamente che all’interno della squadra non ci siano litigi e conflitti vari. Domenica prossima la F1 sbarca in Austria, e vedremo cosa avranno deciso in Ferrari, certamente Leclerc se dovesse subire la scelta di una strategia sbagliata, la sua fiducia nei confronti della squadra comincerà a scendere e magari guardarsi in giro alla ricerca di qualche altro team.

Foto pagina Twitter Ferrari.

F1 Gp Turchia: la Pirelli adotta C2,C3,e C4, ovvero le mescole più morbide della passata stagione.

La Pirelli per il Gran Premio di Turchia ha scelto di adottare le C2,C3,C4, ovvero mescole più morbide rispetto alla passata stagione. Mario Isola Head of F1, e Car Racing Pirelli spiega il motivo di questa scelta : “La Turchia è è stata una delle gare più spettacolari, e imprevedibili della scorsa stagione soprattutto per la pista molto scivolosa, a causa dello scarso grip del nuovo asfalto. La scivolosità del circuito aggravato dalla pioggia ha colto i piloti molto di sorpresa, ed è per questo che quest’anno abbiamo optato per una nomination di mescole più morbida, oltre che per il fatto che la gara si svolge più di un mese prima perciò le temperature dovrebbero essere più alte.

“Dopo aver ufficializzato la nomination, la pista ha subito un processo di pulizia con getti d’acqua ad alta pressione, cosa che dovrebbe aver portato ad una maggior rugosità, e grip, quindi c’è la possibilità che con mescole più morbide dovrebbero affrontare livelli di usura più elevati rispetto allo scorso anno.”

 Parametri relativi alle pressioni  anteriore:  22 psi

                                                     posteriore: 20 psi

 Regolazioni del Camber ruota anteriore: -3,50°

                                                 posteriore:  -2,00°

A cura di Stefano Penner, foto Wikipedia.

La Ferrari apre la strada a un innovativo sistema ibrido.

La scuderia Ferrari nel Gran Premio di Russia ha portato una power-unit rivista nella parte ibrida, con un sistema ad alto voltaggio, e a batteria allo stato solido, la quale è stata montata sulla monoposto di Charles Leclerc. Analizziamo nel dettaglio questo innovativo impianto ibrido: consiste in una nuova batteria con ioni di litio a elettrolita allo stato solido, a differenza della versione precedente, che aveva  l’elettrolita allo stato liquido, o gel. Normalmente le batterie a ioni di litio si scaldano, assorbendo calore durante la carica, e producendo un incremento di temperatura in fase di scarica. Di solito le celle non devono essere caricate oltre i 45°, e non scaricate oltre i 60/70°. Il sistema è raffreddato da un impianto di refrigerazione con  l’obiettivo di evitare il THERMAL RUNAWAY che può causare un incendio o l’esplosione della batteria. 

L’elettrolita agisce con altri elementi della cella, creando gas, che aumentano la pressione interna generando ulteriore calore, al fine di far perdere efficienza all’interno del sistema con danni. Grazie alla nuova batteria questi fattori vanno a diminuire, e si possono inoltre aumentare le prestazioni. Il nuovo radiatore dell’ERS si presenta con dimensioni più ridotte, assicurando un aumento della potenza, e un vantaggio sotto il profilo aerodinamico. Con questa nuova tipologia di batteria, si possono avere molti benefici, partendo da un volume minore e con una maggior densità energetica. Possiamo poi notare che nelle batterie a ioni di litio, con elettrolita liquido o gel, la densità energetica è compresa sui valori medi 250Wh/kg, mentre il valore con la batteria a elettrolita allo stato solido il parametro arriva in prossimità dei 400Wg/kg. La nuova generazione di batterie assicura una carica più rapida, pertanto la power-train avrà meno clipping, quindi durante ogni singolo giro potrà accumulare più energia elettrica, ossia, con un incremento di potenza in termini di Kilowatt, avendo anche una diminuzione del peso di 2 kg inferiori rispetto alla soluzione precedente.

L’intero sistema ibrido si presenta anche con un aumento dei valori di voltaggio, passando da 400 a 800 volt. Grazie a questa nuova configurazione si hanno anche cavi, e connettori più piccoli, con un abbassamento delle temperature. Si raggiungono valori di Ampere molto più bassi rispetto alla configurazione precedente. Questa nuova tecnologia rappresenta un progresso importante per la F1, e nell’intero  mondo del motorsport, il quale, si sta convertendo sempre di più alla tecnologia ibrida. Basti pensare alle vetture del mondiale endurance (WEC), e a quelle del mondiale rally (WRC). Questa nuova tecnologia potrà essere impiegata sicuramente anche nel settore automotive per i prossimi anni.

A cura di Stefano Penner

Foto Wikipedia.

F1 Gp d’Italia: la Sprint Qualifyng Race la vince Bottas, mentre la pole è tutta di Max Verstappen. 

A vincere la Sprint Qualifyng Race è Bottas davanti a Max Verstappen, e a uno stupendo Daniel Ricciardo, ma la pole position l’ha conquistata l’olandese della Red Bull. A causa della sostituzione della power unit, in regime di parco chiuso, il finnico della Mercedes è costretto a partire dal fondo delle griglia. La garetta da 100 km ha visto un colpo di scena alla partenza quando Lewis Hamilton ha fatto pattinare le ruote posteriori, facendosi superare da Verstappen, e dalla coppia McLaren Ricciardo-Norris. Il fatto curioso è che Lewis non sia riuscito a superare l’inglese del team di Woking, ottenendo una magra quinta posizione. Qualora il sette volta campione del mondo non dovesse riuscire a superare Norris per tutta la durata della gara, sarà una bella batosta in ottica mondiale. Anche per Max si presenterà un’occasione d’oro al fine di allungare nella classifica piloti. 

Le Ferrari invece sono riuscite a disputare una buona sprint race, limitando i danni arrivando con Charles Leclerc sesto, e Carlos Sainz settimo. Per la casa di Maranello ci saranno ottime possibilità di disputare una buona gara, lottando sia per i punti, che per il podio, considerando che la sfida sarà molto complicata. Ben figura il nostro Antonio Giovinazzi, terminato ottavo, in attesa della gara di domani. Assenti le due Alpine con Fernando Alonso, che è riuscito a piazzare la sua monoposto undicesima, e il francese Esteban Ocon tredicesimo.

Non è stata una sprint race fortunata per Pierre Gasly, finito fuori pista appena dopo la prima variante, provocando danni alla sua monoposto, ma per fortuna senza conseguenze, stesso discorso per Kubica.

Articolo Stefano Penner, foto Wikipedia.

F1 GP Italia: Lewis Hamilton il più veloce in FP1, le Ferrari sotto tono.

GP Italia. Chiusa la prima sessione con Hamilton che conduce in 1:20.926, seguito da Max Verstappen a +0.452, e Valtteri Bottas con un distacco di +0.525. Ben figurano le due Aston Martin, tra le quali Lance Stroll protagonista in positivo con il quarto tempo, Sebastian Vettel in grande spolvero appena due posizioni più sotto. Ancora in difficoltà le Ferrari: settimo tempo per Sainz, mentre per Leclerc un desolante undicesimo posto, non molto bene per essere al GP di Monza. 

Sono solo i primi dati del fine settimana, quindi è plausibile che ogni scuderia si sia un po’ nascosta nelle prestazioni, pertanto che i tempi fatti registrare dai vari piloti non potranno essere del tutto veritieri.


A cura di Stefano Penner, foto Wikipedia.

F1, Max Verstappen vince il Gp d’Olanda, e ritorna in testa al mondiale.

Max Verstappen ha vinto il Gran Premio d’Olanda davanti a Lewis Hamilton, e Valtteri Bottas (entrambi Mercedes), ma soprattutto il pilota della Red Bull ha vinto davanti a una folla strepitosa, che lo ha accompagnato per il tutto il weekend con un tifo da stadio, come accadeva ai tempi di Ayrton Senna.

Analizzando nello specifico la gara si è potuto notare che il ritmo dell’olandese è stato elevatissimo sin dai primi giri, anche se nelle ultimissime battute di gara si è limitato alla gestione delle gomme, e della macchina. Lewis Hamilton però al 72°esimo, e ultimo passaggio ha siglato il miglior crono in 1:11.097, conquistando il punto addizionale utile in ottica campionato. Attualmente Max Verstappen con questa vittoria è passato nuovamente in testa alla classifica piloti, ma dobbiamo sottolineare che la Mercedes non è stata perfetta, e anche lo stesso Hamilton. Al primo pit-stop l’inglese si è posizionato non correttamente sulla piazzuola, compromettendo il lavoro dei meccanici, ma soprattutto perdendo secondi preziosi. Il colpo di grazia dal punto di vista sportivo lo ha avuto al secondo pit-stop, quando la scuderia di Brackley lo ha mandato in pista con parecchio traffico ,e, di conseguenza il sette volte campione del mondo ha visto sfumare ogni possibilità di vittoria. 

Analizzando il passo gara complessivamente la Mercedes era comunque inferiore alla sua diretta rivale Red Bull. La gara inoltre è stata resa brillante grazie alla serie di sorpassi compiuti magistralmente da Sergio Perez (Red Bull). Il messicano, a causa della sostituzione della power unit Honda, è stato costretto a partire dalla pit-lane costruendo una favolosa rimonta, con un ottavo posto finale. Per quanto riguarda la Ferrari ha disputato una buona gara, terminando con Charles Leclerc al 5° posto, e Carlos Sainz al 7°posto, cogliendo punti importanti per il 3° posto nel costruttori, e la sua diretta rivale la Mclaren, che ha colto invece solamente un punto con Lando Norris. 

A cura di Stefano Penner

F1 GP Olanda, pole di Verstappen, e uno strepitoso sabato per Antonio Giovinazzi.

Max Verstappen (Red Bull) conquista la pole position nel Gp d’Olanda in 1:08.885, seguito da Lewis Hamilton (Mercedes) staccato di+ 0,038, e da Valtteri Bottas (Mercedes). Ben figura Pierre Gasly (Alpha Tauri), che registra un favoloso quarto tempo seguito dalle Ferrari di Charles Leclerc con il quinto tempo, e da quella di Carlos Sainz, sesto.

Conclude la qualifica con un incoraggiante settimo tempo Antonio Giovinazzi per l’Alfa Romeo. Non “proprio” competitive le due McLaren: Daniel Riccardo ha registrato il decimo tempo, mentre Lando Norris è sprofondato nel lontanissimo tredicesimo posto.

Il Gran Premio si preannuncia molto interessante, con la battaglia per la vittoria tra Mercedes-Red Bull, e il duello per il podio Ferrari-Alpha Tauri nel nome di Gasly. Speriamo che il nostro  Giovinazzi disputi una buona gara.   


A cura di Stefano Penner.

F1, Gp Olanda: nelle prove libere rispuntano timidamente le due Ferrari.

Ottimi risultati nelle prove libere di ieri pomeriggio, prove che hanno visto Charles Leclerc (Ferrari) registrare il miglior tempo in 1:10.902, seguito dal suo compagno Carlos Sainz (Ferrari) staccato di +0.154. Formidabile prestazione di Esteban Ocon (Alpine) con un distacco di +0.172. Sesto tempo invece per Fernando Alonso.

Per nulla competitive le Mclaren, con Lando Norris ottavo, e Daniel Ricciardo quindicesimo. La seconda sessione non è stata idilliaca per Lewis Hamilton (Mercedes), ritirato a causa di un guasto alla power-unit della sua monoposto dopo dieci minuti dall’inizio della FP2. Il pilota inglese termina cosi la sessione con l’undicesimo tempo registrato poco prima del ritiro.

Analizzando il passo gara le due Ferrari si presentano come valide candidate in ottica terza forza per la gara. Per quanto riguarda la qualifica ci sono molte probabilità che possa lottare per la seconda fila, e volendo anche per la pole position.

La Mercedes, e la Red Bull sui long-run appaiono come da copione più competitive della Rossa di Maranello: il duello per la vittoria nella giornata di domenica sarà una vicenda tra il team di Milton Keynes e la scuderia di Brackley salvo colpi di scena. 

A cura Stefano Penner

F1 GP Olanda, Hamilton il più veloce, buona prova per le due Ferrari.

È stata una sessione che è durata poco più di mezz’ora, a causa di una lunga bandiera rossa per “colpa” di un problema alla parte ibrida della Power Unit della Aston Martin accusato da Sebastian Vettel. Si è poi potuto vedere Lewis Hamilton grintoso come sempre, il quale ha registrato il miglior tempo in 1:12.500, seguito da Max Verstappen a + 0.097, e Carlos Sainz staccato di 0,101. Per il monegasco ferrarista Charles Leclerc un gap di +0,123. 


Partenza positiva per le due Ferrari con ottime prestazioni, mentre un brusco calo per Perez, solamente sedicesimo.

In conclusione, per avere un quadro più preciso della situazione si dovrà aspettare l’esito della sessione pomeridiana.

Articolo di Stefano Penner, foto Wikipedia.

F1, SPA: un GP rovinato dall’inizio alla “fine”.

Purtroppo il Gran Premio del Belgio è stato rovinato non tanto dalle dalle pessime condizioni meteo, ma soprattutto dalla poca lucidità della direzione gara. Alle ore 15, quando pioveva già da parecchie ore, l’aderenza della pista era molto precario, però c’era più visibilità e, il direttore di gara Michael Masi poteva far disputare la corsa anche solamente per mezz’ora. Successivamente ci sarebbe stata l’interruzione per l’eccessiva di pioggia, però almeno si poteva vedere un po’ battaglia in pista, e anche i tifosi presenti sulle tribune avrebbero visto le vetture girare, invece di stare tre ore sotto il freddo, e la pioggia. Oppure si poteva anche far partire la gara, sempre con mezz’ora di ritardo per diversi giri dietro safety car, e, anche in questo caso sul circuito si sarebbero viste le monoposto girare, con un po’ “spettacolo”. Michael Masi ha invece deciso di far partire la corsa alle 18:17 dopo tre ore di attesa, per disputare solamente due giri dietro la safety car, in modo da assegnare il punteggio dimezzato. e non sono mancate le polemiche che dureranno per settimane.

Il direttore di gara non aveva intenzione di rovinare la corsa ai piloti, e la giornata ai tifosi in quelle particolari condizioni. Se si decide di iniziare una corsa sotto la pioggia torrenziale, bisogna tenere presente che ci sono tantissime responsabilità: inoltre Michael Masi è stato anche colpito dal punto di vista emotivo, dal terribile incidente accaduto a Lando Norris (Mclaren) in qualifica al Eau Rouge Radillon, pertanto che ha preferito la prudenza. I regolamenti dovranno essere rivisti senza ombra di dubbio, in maniera da affrontare con maggiore lucidità situazioni di questo tipo.

Analizzando il campionato, con questa “vittoria”, Max Verstappen accorcia il suo divario su Lewis Hamilton di soli tre punti, e, George Russel (Williams) conquista finalmente il suo primo podio in carriera. Tutti i piloti presenti sulla griglia avevano manifestato la volontà di non correre, a causa del peggioramento del meteo avvenuto verso le 17.30 circa, ma, Lewis Hamilton era l’unico ad avere tutto l’interesse che la corsa non partisse, in modo da conservare il vantaggio di otto punti nei confronti del diretto rivale Max Verstappen. 

A cura di Stefano Penner.

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